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Il Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021, che istituisce il Dispositivo per la ripresa e la resilienza, stabilisce che tutte le misure dei Piani nazionali per la ripresa e resilienza (PNRR) debbano soddisfare il principio di “non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali”. Tale vincolo si traduce in una valutazione di conformità degli interventi oggetto di Contratto Specifico (di seguito, “Interventi”) al principio del “Do No Significant Harm” (di seguito, “DNSH”), con riferimento al sistema di tassonomia delle attività ecosostenibili indicato all’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020 relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili.

Il principio DNSH ha lo scopo di valutare se una attività economica possa o meno arrecare un danno a sei determinati obiettivi ambientali. In particolare, un’attività economica è reputata arrecare un danno significativo:

  • alla mitigazione dei cambiamenti climatici, se porta a significative emissioni di gas serra (GHG);
  • all’adattamento ai cambiamenti climatici, se determina un maggiore impatto negativo del clima attuale e futuro, sull’attività stessa o sulle persone, sulla natura o sui beni;
  • all’uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine, se è dannosa per il buono stato dei corpi idrici (superficiali, sotterranei o marini) determinandone il loro deterioramento qualitativo o la riduzione del potenziale ecologico;
  • alla transizione verso un’economia circolare, inclusa la prevenzione, il riutilizzo ed il riciclaggio dei rifiuti, se porta a significative inefficienze nell’utilizzo di materiali recuperati o riciclati, ad incrementi nell’uso diretto o indiretto di risorse naturali, all’incremento significativo di rifiuti, al loro incenerimento o smaltimento, causando danni ambientali significativi a lungo termine;
  • alla prevenzione e riduzione dell’inquinamento, se determina un aumento delle emissioni di inquinanti nell’aria, nell’acqua o nel suolo;
  • alla protezione e al ripristino di biodiversità e degli ecosistemi, se è dannosa per le buone condizioni e resilienza degli ecosistemi o per lo stato di conservazione degli habitat e delle specie, comprese quelle di interesse per l’Unione europea.

Certificazione Principio DNSH (do no significant harm)

ICOVER SPA – organismo di ispezione di tipo “A” con la sua decennale esperienza nel campo della verifica progetto ai fini della validazione (art.26 D.Lgs 50/2016) è da sempre attiva nel supporto ai RUP e enti appaltatori. 

Procedura di Verifica

La verifica viene eseguita accertandosi del rispetto degli obblighi generali e Obblighi specifici con riferimento agli obiettivi a cui è tenuto l’appaltatore:

  • mitigazione dei cambiamenti climatici
  • adattamento ai cambiamenti climatici 
  • uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine
  • economia circolare
  • prevenzione e riduzione dell’inquinamento
  • protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi (ove applicabile)

 

 

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    pdfRichiesta di offerta

    pdfRegolamento

    pdfIncarico verifica DPR 462

    pdfCertificato di accreditamento

    Documentazione relativa a tutte le normative:

    pdfDPR 22 Ottobre 2001 N° 462

    pdfDM 22 gennaio 2008 n. 37 del Ministero dello Sviluppo Economico

    pdfDecreto Ministero abilitazione verifiche DPR 462